Il tema del 2019/2020 è stato:

Non dimentichiamo l’ospitalità

DataParola
Scopriamo in Dio la sorgente dell'accoglienza
8 dicembre 2019Gen 1, 26-2,4a
12 gennaio 2020Lc 15,11-32
9 febbraio 2020Gv 1,35-43
Accogliere Cristo nella nostra vita
8 marzo 2020Gen 18,1-15
12 aprile 2020Gv 4,5-26
10 maggio 2020Ap 3,20
Accogliamo i nostri doni e i nostri limiti
14 giugno 2020Gen 32,22-33
Troviamo nella Chiesa un luogo di accoglienza
12 luglio 2020At 2,42-47
9 agosto 2020Gv 19,25-27
Pratichiamo una generosa accoglienza
13 settembre 2020Mt 25,31-40
11 ottobre 2020Mc 12,41-44
8 novembre 2020Gen 2,4-17

Il tema del 2018/2019 è stato:

Una gioia che non finisce mai

DataParola
9 dicembre 2018Lc 2,1-20
13 gennaio 2019Lc 4,16-30
10 febbraio 2019Lc 6,17-26
10 marzo 2019Lc 23,1-12
14 aprile 2019Lc 24,1-12
12 maggio 2019Lc 10,21-24
9 giugno 2019Lc 19,1-10
14 luglio 2019Neemia 8,1-10
11 agosto 2019Geremia 31,1-9
8 settembre 2019Romani 12,12-21
13 ottobre 2019Filippesi 4,4-9
10 novembre 2019Ebrei 13,2-3

Il tema del 2017/2018 è stato:

Insieme per aprire strade di speranza

DataParola
Restare saldi nella speranza; essa è creatrice
10 dicembre 2017Romani 4,16-18
14 gennaio 2018Lc 18,15-17
11 febbraio 2018Mc 5, 25-34
Semplificare la nostra vita per condividere
11 marzo 2018Mt 11,25-30
8 aprile 2018Mt 10,5-10
13 maggio 2018Mt 19,16-22
Essere insieme affinché sia rivelato il dinamismo del Vangelo
10 giugno 20181 Corinzi 12,4-11
8 luglio 2018Atti 2,44-47
12 agosto 2018Ebrei 13,1-3
Far crescere la fratellanza per preparare la pace
9 settembre 2018Ebrei 2,10-18
14 ottobre 2018Mt 23,1-12
11 novembre 2018Lc 13,22-30

Il tema del 2016/2017 è stato:

Gioia piena alla tua presenza

Il tema che abbiamo scelto per quest’anno è quello della gioia.
Definire il termine gioia non è poi così semplice, molto spesso si usano diversi sostantivi facendo degli inutili e fuorvianti giri di parole.
In generale possiamo dire che la gioia sia un sentimento di piena e viva soddisfazione dell’animo.

Definizione

Il termine Gioia, soprattutto nella cultura occidentale, ha perso nel tempo il suo significato originario e più profondo.
Nel linguaggio comune, la gioia è associata ad un’emozione, uno stato passeggero.
Tuttavia il suo significato originario è tutt’altro che effimero, basti pensare che la sua lontana etimologia sanscrita rinvia al termine di “yuj” (lo stesso da cui deriva la parola yoga), generalmente tradotto come unione dell’anima individuale con lo spirito universale.
C’è quindi nel termine gioia una dimensione sacra, un senso di connessione tra il terreno e il celeste, dell’uomo con il divino e degli uomini tra loro.

La Gioia nell’Antico e nel Nuovo Testamento.

Sono numerosi i riferimenti biblici sia nel Nuovo che nell’Antico testamento legati al concetto di Gioia.
In Giovanni 16, 22, per esempio, si parla di “una gioia che nessuno è in grado di togliere” e si ravvisa un concetto di gioia radicato nel profondo della coscienza e non legato a singoli episodi.
Ma come giungere a questa gioia?
La risposta a questa domanda è univoca, non solo nel N.T. ma in tutta la Bibbia.
Tale gioia non è risultato di ricerche umane, ma nasce dall’incontro con un Dio che, nella relazione di Alleanza, è conosciuto come liberatore e salvatore sia nelle vicende del popolo, sia in quelle del singolo.
Si legga, ad es. Sofonia 3,14-18: «Gioisci e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! […] Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il Suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa»
Il N.T. non cambia questo parametro per caratterizzare la gioia.
Solamente che ora il Dio-alleato ha il volto di Gesù Cristo. La terminologia della gioia è allora essenzialmente relazionata alla vicenda di Gesù, ai suoi gesti, alla sua persona.
In Luca, per esempio, il tema della gioia è già presente nei primi due capitoli.
Nel saluto di Maria ad Elisabetta (Lc 1,41-43) Giovanni sussulta di esultanza nel ventre della madre.
Il tema della gioia acquista poi particolare pregnanza nel racconto della nascita di Gesù. Nell’annuncio dell’angelo ai pastori, infatti, leggiamo: «Non temete, ecco vi reco il lieto annuncio di una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: vi è nato oggi un salvatore, che è il Cristo Signore, nella città di Davide». (Lc 2,10-13).
Analoghe tematiche sono presenti nell’episodio in cui Gesù incontra Zaccheo (Lc 19,1-10). Qui la gioia scaturisce, da un lato, dal fatto che l’uomo ha incontrato la salvezza, dall’altro, dall’invito rivolto a tutti a partecipare di questa gioia divina per il ritorno in vita di chi si era perduto.
Nel brano delle beatitudini si tocca con mano la realtà di una gioia non condizionata da contingenze, ma possibile anche tra le vicende più avverse: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». (Cfr Mt 5,11-12; Lc 6,22-23).
E ancora in Giovanni 16, 20-22 Gesù ci promette che la nostra tristezza si trasformerà in gioia: «Voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. […] ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia».

Fr. Roger, Lettera da Taizè 2004, “Alle sorgenti della gioia”
Un giorno, chiesi ad un giovane che cosa era più essenziale, ai suoi occhi, per sostenere la sua vita. Ha risposto: «La gioia e la bontà del cuore». L’inquietudine, la paura di soffrire, possono portar via la gioia. Quando sorge in noi una gioia attinta dal Vangelo, porta un soffio di vita. Non siamo noi a creare questa gioia, essa è un dono di Dio. Ed è incessantemente ravvivata dallo sguardo di fiducia di Dio sulla nostra vita. […] Ma come andare alle sorgenti della bontà, della gioia, ed anche a quelle della fiducia? Abbandonandoci a Dio, troviamo la strada. […] Il desiderio di una comunione con Dio è deposto nel cuore umano da tempi infiniti. Il mistero di questa comunione raggiunge ciò che è più intimo, la profondità stessa dell’essere. Così possiamo dire a Cristo: «Signore, da chi andremo se non da te? Tu hai le parole che rendono la nostra anima alla vita».
Aspirano a questa gioia infinita: uno stesso amore, un solo cuore, una sola e medesima comunione. Spirito Santo, vieni e deponi nei nostri cuori il desiderio di avanzare verso una comunione, sei tu che ci guidi.
DataVangeloDescrizione
11 dicembre 2016Lc 1,39-56Visitazione
8 gennaio 2017Mt 5,1-12Beatitudini
12 febbraio 2017Mt 13,44-46Tesoro nascosto
12 marzo 2017
Mt 9,10-15Digiuno
9 aprile 2017Gv 15,5-11Vite vera
14 maggio 2017Lc 24,13-35Emmaus
11 giugno 2017Atti 2,42-48Primi cristiani
9 luglio 2017Lc 15,1-10Pecora smarrita
13 agosto 2017Mc 10,17-27Giovane ricco
10 settembre 2017Mc 7,31-37Effatà
8 ottobre 2017Lc 19,1-10Zaccheo
12 novembre 2017Gv 16,21-24Gioia piena

Il tema del 2015/2016 è stato:

Misericordias Domini in aeternum cantabo

Nel 2016, iniziamo con la misericordia! Riscopriamo la bontà di Dio e la bontà umana, esse sono più profonde del male!” (fr. Alois – priore della Comunità di Taizé).

Anche quest’anno, come tutti gli anni, abbiamo scelto un tema che accomunerà tutte le preghiere.

In linea con il Giubileo Straordinario della misericordia indetto da Papa Francesco, abbiamo scelto il tema della misericordia

Dove incontriamo questo Dio di misericordia immutabile? Gesù ci dice: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, e io vi darò ristoro” (Matteo 11,28). Gesù ci rivela in pienezza il Dio che non si tira mai indietro se c’è da fare del bene, che rende sempre possibile un nuovo inizio per coloro che vengono a lui.

  • Cosa cambia nella mia vita quando mi rendo conto che Dio mi accoglierà sempre con amore e con gioia?
  • Cosa significa concretamente per me “cercare Dio” oppure “invocarlo”; dove e in che modo trovarlo?

La novità nel messaggio di Gesù non è tanto il fatto che Dio è misericordioso, ma che noi, gli esseri umani, possiamo essere misericordiosi ad immagine di Dio!

Gesù ci esorta ad essere donne e uomini che sono davvero ad immagine di Dio, capaci di amare i nostri nemici, di fare il bene anche a coloro che ci maltrattano, di dare senza aspettarsi qualcosa in cambio. Come possiamo fare tutto questo? È davvero possibile per gli esseri umani agire nel modo di Dio? Dove troveranno la motivazione e l’energia per questo?

Proviamo a pregarci insieme in questo anno!!!

DataVangeloRiflettiamo su..
13 dicembre 2015Lc 15,11-32Padre misericordioso
10 gennaio 2016Mt 1,18-25Giuseppe
14 febbraio 2016Lc 7,11-17Figlio della vedova
13 marzo 2016Lc 23,33-34.39-43Padre, perdona loro
10 aprile 2016Lc 19,1-10Zaccheo
8 maggio 2016Mt 18,15-17.21-22Perdonare settanta volte sette
12 giugno 2016Gv 4,5-19.25b-29Samaritana al pozzo
10 luglio 2016Mt 12,1-13Misericordia io voglio e non sacrifici
14 agosto 2016Mc 6,33-44Moltiplicazione pani
11 settembre 2016Lc 6,27-38Perdonate e sarete perdonati
9 ottobre 2016Gv 8,1-11Adultera
13 novembre 2016Lc 10,25-37Buon samaritano
2015/2016

Il tema del 2014/2015 è stato:

Preghiamo per la Pace:

Ogni mese abbiamo usato il brano del Vangelo del giorno, ricordando un paese (o più paesi) che vivono una situazione di conflitto o vera e propria guerra, e abbiamo preghato per la Pace.

DATAPREGHIAMO PERLETTURA
14 dicembre 2014Israele, PalestinaGv 1,6-8.19-28
11 gennaio 2015UcrainaMc 1,7-11
8 febbraio 2015Thailandia, Myanmar Mc 1, 29-39
8 marzo 2015Afghanistan, Filippine, Pakistan Gv 2,13-25
12 aprile 2015 Nigeria, Mali, Somalia Gv 20,19-31
10 maggio 2015Colombia, MessicoGv 15, 9-17
14 giugno 2015Cecenia, DaghestanMc 4, 26-34
12 luglio 2015EgittoMc 6, 7-13
9 agosto 2015Iraq, Siria YemenGv 6, 41-51
13 settembre 2015Repubblica Centro Africana, Sud Sudan, UgandaMc 8, 27-35
11 ottobre 2015Cina, Hong Kong, Corea del NordMc 10, 17-30
8 novembre 2015Congo, Sudan, Ruanda, BurundiMc 12, 38-44
2014/2015